L'autobus prioritario si mette quindi in moto.
Quando sei sull'autobus pieno con bagagli e bambini, se non riesci a tenere tutti perche' non hai 5 o 6 mani, il mio consiglio e' quello di tenere i bagagli. Prima pero' devi dire ad alta voce ai bambini "Mi raccomando tieniti bene eh!!! Tieniti come puoi ma tieniti!!!". A questo punto succede di sicuro che qualcuno ceda il posto ai bambini od almeno si offra di tenerli. Questa tattica funziona sempre. Nessuno invece si offrirà mai di tenerti i bagagli.
Era la prima volta che vivevo l'esperienza dll'assalto all'aereo Ryan Air. Pensavo che sarebbe stata una situazione non proprio lineare e fluida ma non mi aspettavo che in questi momenti venissero meno le piu' elementari regole del bon ton e dell'educazione.
Quando il bus e' a 200 metri dall'aereo la gente inizia a guardarsi in cagnesco. Ognuno infatti ha la paura che quello di fianco voglia sedersi proprio dove si vuoi sedere lui.
Si inizia a sgomitare verso le uscite.
Quelli che sono in gruppo iniziano a parlare strettamente dei dialetti sconosciuti per non farti carpire le loro tattiche di approdo.
La nostra unica preoccupazione era quella di non lasciare niente sull'autobus.
Avevamo anche i due passeggini da mettere nella pancia dell'aereo prima di salire. Una bella menata. Ci avviciniamo all'aereo. La tattica e' quella di spedire mia suocera alla ricerca dei posti che poi noi avremmo occupato in seguito.
Era sicuramente la piu' adatta al compito. Come dire, ha proprio "Le phisique du role".
Bisogna essere piccolini e scattanti per infilarsi sulla scaletta sotto le ascelle degli energumeni tedeschi e danesi, deve sapere un minimo di inglese per interagire con l'equipaggio e deve avere abbastanza faccia da c... per riuscire a tenere 6 posti liberi da sola.
Non le mancava proprio niente.
Scendiamo quindi dal bus. Mia suocera parte come un missile ma nonostante questo ha davanti a se una ventina di persona. Noi ci stiamo dirigendo in fondo alla coda. Io sono rimasto piu' indietro perche' mi dovevo occupare principalmente dei bagagli e quelli non camminano, al contrario dei figli. Sono decisamente l'ultimo dell'autobus, quando noto che si apre pure il portellone dell'entrata dietro. Non lo nota nessuno. Beh io si. Salgo solitario la scaletta dietro. Arrivo in cima trascinandomi la maggior parte dei bagagli a mano di tutta la truppa. Lì trovo un tizio dell'equipaggio che mi dice "Biglietti prego!!!", belin come quando esci dall'ascensore di Spianata Castelletto e trovi i controllori. Infatti rispondo come faccio sempre in quella situazione "Ma ci vuole il biglietto pure qui? Me lo avranno gia' controllato almeno 5 volte!!! Ce l'ha mia moglie il biglietto. Mi faccia entrare che ho pure 3 figli e 2 suoceri al seguito, non vorra' mica che non riesca a stare vicino ai bimbi?". Questo mi guarda e dice. "Vabbè passi, me li porta dopo".
Quando un interlocutore, in una situazione del genere pronuncia questo tipo di frasi, sa benissimo che tu non gli porterai mai quello che chiede, ma almeno la sua coscenza e' apposto. Ha fatto piu' o meno il suo dovere e non ha rovinato la giornata a nessuno.
Io entro nella coda dell'aereo e quindi mi accaparro 4 file di posti. E si perche' c'erano almeno 3 persone che volevano stare a tutti costi dal finistrino. I bambini? No, che dite!!!Mia moglie, mia suocera ed io. Peggio dei bambini.
Mia suocera intanto lotta furiosamente in testa all'aereo per tenere pure lei i suoi 6 posti e quando mi vede urla a piu' non posso il mio nome per attirare la mia attenzione, contemporaneamente a quella di altri 50 passeggeri.
"Gianlucaaaa, Gianlucaaaaa, Gianlucaaaa .... sono qui, vieni che ci sono i posti!!!"
Purtroppo la forma scritta non riesce a descrivere il livello di fastidiosita' che produce un richiamo di mia suocera ma vi auguro di non sentirlo mai.
Io mi sarei voluto nascondere sotto i sedili dalla vergogna pero' mi sono fatto forza e a gesti le ho fatto capire che sarebbe stato meglio venire verso di me in quanto la situazione in coda era molto piu' tranquilla ed avremmo avuto il tempo per sistemarci.
Ci sediamo quindi in questa formazione.
Fila 1: Mia suocera dal finestrino
Fila 2:Io dal finestrino.
Fila 3: Mia moglie e con Manuel e Grace (che si e' rifiutata di stare vicino a me)
Fila 4: Mio suocero e Denise
Con questa mirabile formazione ci aprrestiamo a partire.
Io mi affloscio sul sedile e mando un sms alla Mamma.
"Stiamo per partire"
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