A 20 giorni dalla partenza, appena tornati da una settimana bianca fisicamente devastante, iniziamo quindi ad organizzare il viaggio verso la Danimarca e soprattutto il nostro soggiorno.
Le problematiche sono molteplici e vengono affrontate una ad una con precisione e meticolosita'.
Ci dividiamo i compiti:
Gianluca si occupa del viaggio (quindi prenotazione aerei, organizzazione macchine, prenotazione parcheggi ....)
Monica del soggiorno (ricerca della casa, aiuti per tenere i bambini ....)
Abbiamo pero' un obiettivo comune.
Risparmiare il piu' possibile sui costi. Sia su quelli rimborsati dalla ditta che ha esplicitamente intimato di non voler spendere di piu' di quanto avrebbe speso se fossi andato da solo, sia quelli non rimborsati, perche' va bene l'amore per il lavoro ma si correva il rischio che fossi l'unico babbeo che sarebbe andato in trasferta perdendo dei soldi invece di guadagnarli.
Gia' solo il biglietto aereo andata e ritorno per moglie e figli sarebbe costato quasi la meta' della diaria ricevuta per i venti giorni previsti.
L'idea di iscrivere ufficialmente all'asilo i bambini per un mese, naufraga quasi subito, perche' ci viene confermato da piu' parti, che bisogna fare questa richiesta almeno 3 mesi prima.
E qui nasce l'esigenza di avere qualcuno con noi. Non e' pensabile che mia moglie tenga per 20 giorni 3 bambini da sola. Rimane quindi la soluzione nonni.
Questa non e' una cattiva soluzione. Basta solo convircerli.
Si parla prima con nonna Giuseppina. Lei e' una signora che ha smesso di lavorare da giovane per dedicarsi ai figli, ed ha fatto la casalinga disperata da 35 anni a questa parte. Ha paura dell'aereo. E' inizialmente entusiasta di tutte le cose, anche di quelle che non dovrebbero riguardarla, ed interviene in qualunque discussione anche quando l'intervento non e' richiesto. La sua voce e' penetrante e acuta e quando parla ti spacca le orecchie. Purtroppo ha dovuto subire delle radiazioni anni fa per affrontare un brutto male per cui, soprattutto alla mattina, ha bisogno di un gabinetto nelle vicinanze. Lei ovviamente accetta entusiasta.
Poi si cerca di convincere nonno Giovanni. Ha lavorato per piu' di quarant'anni e da quando e' andato in pensione (circa 6/7 anni fa) lo si e' visto sorridere poche volte. La maggior parte delle volte che ha sorriso, lo ha fatto per i suoi nipoti. Molto abitudinario. Fisicamente sta abbastanza bene a parte qualche problema agli occhi. Dice di vedere doppio.
Lo credo io che e' depresso, gia' vedere mia suocera tutto il giorno non e' che sia il massimo, ma vederla doppia .......
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