Siamo arrivati a Bergamo. Non conosco nella maniera piu' assoluta lo scalo. Non so dove si fa il check in, non so quanto sia lontano il gate, non so dove siano i bagni .... insomma non so niente.
Intanto inizia a piovere. Cosa che notoriamente facilita il compito di chi deve portarsi dietro una marea di bagagli e una mandria di figli eccitati dalla novità dell'aereo. Ho deciso di dimenticare per un attimo i miei suoceri. Adesso penso solo ad imbarcare la mia famiglia. A loro ci penserò dopo. L'importante e' che si parta noi.
Passo di fianco all'aereoporto e come un fulmine mi precipito verso il parcheggio prenotato. Consegno le chiavi al tizio del parcheggio dopo aver scaricato bagagli e figli. Ci mettiamo in un angolino aspettando che arrivi la navetta. Nel frattempo arriva pure una compagnia di 6 o 7 ragazzotti milanesi vestiti per benino che parlavano tutti come Pozzetto nei film di 25 anni fa. Erano tutto un taaaaaaaaaaaaaaaaaaacccccccccccccccc e qualche uè figa. Non so come ci siano stati con noi e tutti i nostri bagagli ma sono entrati pure loro.
La navetta ci scarica nel parcheggio a 50 metri dall'entrata dell'aereoporto. Sembra una distanza breve. Ma voi non sapete quante pozzanghere riesce a calpestare mio figlio in 50 metri. Sicuramente lo sanno quelli che intorno a noi hanno contato gli insulti che gli ho urlato.
Sono le 9.10. Alle 9.40 chiudono il Checkin.
C'e' un tizio che poveretto si mette in coda dietro di noi .... pensa di fare presto. Ha scelto la nostra coda perche' nell'altra c'erano gia' 3 persone. Sapete, e' come quando andate alla posta e cercate la fila piu' corta. Poi quello davanti a voi, si proprio quello davanti a voi tira fuori dal taschino 57 bollettini. E voi tornate a casa quando il tizio della coda di fianco che avete preso per riferimento non solo e' gia' uscito ma ha anche digerito il pranzo che si e' pappato a mezzogiorno.
Ovviamente noi non possiamo completare il checkin perche' 2 bagagli li hanno i miei suoceri.
Ora e' il momento di telefonare per sapere dove sono.
Io:"Pronto, dove siete?"
Nonna:"Stiamo entrando in Bergamo"
Io:"Oh bene, allora all'uscita dall'autostrada prend .."
Nonna:"Che autostrada?"
Io:"Come che autostrada, non avete preso l'autostrada a Dalmine per uscire a Bergamo?"
Nonna:"No abbiamo parlato con l'albergatore che ci ha consigliato di passare per la strada normale. Ora siamo ad un incrocio con scritto (e qui cita 8 paesi che non ho mai sentito nominare) dove andiamo?"
A questo punto penso:"Ma se non sono bergamasco e ho fatto un'altra strada per arrivare in aereoporto, perche' pensa che io sappia dove devono andare?"
E dopo penso: "Non ce la faranno mai, non ce la faranno mai,non ce la faranno mai ....".
Pero' dico "Ma che ne so io!!!! Chiedete a qualcuno. Fra 25 minuti chiudono il checkin. Datevi una mossa! Quando arrivate all'aereoporto datemi un chiamo".
A volte la linea dura sortisce effetti quasi insperati. Dopo 10 minuti mi squilla il telefono. Sono qui in aereoporto. Mi precipito fuori. E' il momento dell'idea. Ci vuole un' idea. Non troveranno mai la strada per il parcheggio da soli.
Ecco, ecco sta passando di nuovo la navetta.
Schivo due pedoni, salto una pozzanghera supero un cancelletto alla "Olio Cuore 40 anni e non sentirli ...." e mi paro davanti alla navetta.
"Ue' pirla, sei impazzito?" esclama il conducente.
Io:"No mi scusi, la vede quella macchina là? Sono i miei suoceri devono venire a parcheggiare da voi. Li puo' aspettare?"
E lui "Si si, li faccia entrare qui in questo parcheggio, poi andiamo assieme!"
Vado dai miei suoceri.
"Allora, quella e' la navetta. Entrate in quell'area di sosta dopo la sbarra, uscite con lui e lo seguite fino al parcheggio prenotato"
Nonna:"Ok"
Rientro tronfio dentro lo scalo. Manca solo un quarto d'ora ma mi sento fiducioso.
Dopo 10 secondi che sono dentro allo scalo mi squilla il telefonino.
"Gianluca, Gianluca ci siamo persi la navetta!!!!!!!!!!"
Al che veramente mi sono caduti per terra i Ministri dell'interno (Maroni).
Non ce la facevo piu. Neanche stare dietro ad una navetta per due Km.
E poi continua "C'eravamo dietro, poi e' uscito dall'aera di sosta, ma non avevamo gli spiccioli per pagare e la sbarra ci si e' chiusa davanti. Ora il nonno e' andato a cambiare ..... aspetta aspetta!!!! Eccolo la'. E' dall'altra parte della strada. Forse ci sta aspettando ....."
"Che Dio lo benedica, con tutti i suoi ue' e tutti i suoi figa!!!!" penso io.
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